Il Wild Mekong Report appena pubblicato ha infatti informato dell'esistenza di 208 specie "nuove" (dal punto di vista della conoscenza umana), viventi nell'area del delta del grande fiume che scorre tra Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia, Vietnam e Cina. La regione ospita alcuni degli animali a maggior rischio di estinzione del pianeta, inclusi la tigre e l'elefante asiatici, un delfino e un pesce-gatto gigante. Tra il 1997 e il 2009, gli scienziati vi hanno scoperto ben 1'376 specie, che se da un lato rappresentano un segnale della ricchezza biologica della zona, dall'altro evidenziano la fragilità di questo habitat.
L'area del delta del fiume Mekong, oggetto della spedizione |
L'espansione dell'agricoltura e la pressione di infrastrutture non sostenibili dall'ambiente stanno danneggiando in maniera irreversibile gli ecosistemi locali, tanto che il fiume Mekong è ad oggi una delle zone più in pericolo del pianeta. La consolazione fornita dal rapporto del World Wildlife Found for Nature è quindi giustificata sono in parte: non ci si dovrebbe cullare sugli allori, bensì impegnarsi per una convivenza pacifica con i non-umani. Ma tant'è: tra le 145 piante, i 28 rettili, i 25 pesci, i 7 anfibi, quello che spicca maggiormente è uno dei due mammiferi portati alla luce, e che paradossalmente rischia già di scomparire. Si tratta di Rhinopithecus strykeri, un primate della famiglia Cercopithecidae, originario del Myanmar settentrionale. Deve il proprio nome scientifico a Jon Stryker, fondatore della Arcus Foundation, uno degli sponsor della spedizione guidata dal primatologo svizzero Thomas Geissman.
Una rappresentazione di Rhinopithecus strykeri |
Lo slogan più usato per descrivere la scoperta è stato: 'The King' è ancora vivo. La popolazione locale conosce questa scimmia con il nome di Snubby, ma i fantasiosi media occidentali l'hanno già ribattezzata "Elvis monkey". La causa è presto detta: un ciuffo stile Presley che la rende subito identificabile. Ma le sue peculiarità non finiscono qui: sembra che, a causa del naso rivolto all'insù, in occasioni di pioggia entri nelle narici dell'animale, facendolo starnutire. Per rendere d'impatto questa caratteristica, dopo il pelvi di Memphis è stato scomodato addirittura Michael Jackson, famoso per il suo profilo schiacciato.
Molto rumore per nulla, dunque: anziché approfondire l'importanza scientifica del rinopiteco, la stampa internazionale (qui, qui, qui) ne mette in evidenza la fisionomia buffa. In attesa che si estingua, per parlarne di nuovo.
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