26 feb 2013

Chi vince comanda, e vive più a lungo

Il benessere di una persona può essere peggiorato da quello di un'altra persona. Per rendersi conto di quanto sia vero, bisogna smettere di pensare solo in termini materiali: una volta che le necessità fondamentali della vita sono assicurate, la ricchezza di un individuo è pericolosa non perché riduca quella di un altro, ma perché eleva la persona ricca a uno status più alto.

È proprio questa la parola-chiave: status. Michal Marmot, Professore di epidemiologia e salute pubblica Status Syndrome all'University College di London, nel 2005 pubblicò un testo dall'interessante titolo, con cui coniò l'espressione "Status Syndrome".

La sua tesi è semplice: la posizione socio-economica è un fattore determinante per l'aspettativa di vita. Non si tratta di valori come il reddito, l'educazione o la salute: i benefici sono causati più che altro dalla sensazione di controllare la propria vita. L'autonomia, dunque, è fortemente correlata all'ascesa sociale.


24 feb 2013

Come evolve la pop music

La musica pop dà forma alle nostre vite: abbiamo quotidianamente a che fare con lei, e spesso incide sulla scelta del nostro partner. Le preferenze musicali sono, infatti, uno dei fattori più importanti per determinare la simpatia o antipatia nei confronti di una persona che non conosciamo ancora.

Fonte: http://hdw.eweb4.com

Ormai da qualche anno esistono progetti che cercano di sfruttare queste preferenze per offrire agli utenti un ventaglio di proposte musicali potenzialmente adatte a loro: ne è un esempio Pandora, una internet radio statunitense che si appoggia al Music Genome Project, con l'obiettivo di "catturare l'essenza della musica fino alle sue particelle primarie".

18 feb 2013

L'evoluzione dello sharing paradigm

Tra il 18 e il 22 febbraio Milano ospita la Social Media Week, una manifestazione globale che si tiene contemporaneamente in dieci città nel mondo.
Oltre 40 gli eventi in programma, che coinvolgeranno quattro location principali del capoluogo meneghino e un totale di oltre 150 ospiti nazionali e internazionali. Molti gli argomenti affrontati, davvero per tutti i gusti (non è solo una metafora: si parla anche di "Social Media & Food").


Uno degli incontri di particolare interesse è quello ospitato da Connexia, un'agenzia di comunicazione che si occupa di PR & media relation, social media marketing, web e mobile. Il 21 febbraio, dalle 18:30 si parlerà infatti dello "sharing paradigm" e di come si è evoluto negli ultimi anni con il successo del web 2.0 e dei Social Media.

11 feb 2013

Perché crediamo in Dio

Le credenze religiose rappresentano un vero enigma. Nella nostra vita di tutti i giorni, la maggio parte di noi compie almeno qualche sforzo per controllare la veridicità delle varie affermazioni. Eppure, quando si tratta di religione, ci lasciamo persuadere da storie che contraddicono le leggi note della fisica.

Perché noi esseri umani desideriamo così tanto possedere delle credenze delle quali non saremo mai in grado di provare la veridicità? Voi potreste ben pensare che argomenti siffatti esulino dal dominio dell'indagine scientifica. Ma i biologi evoluzionisti hanno iniziato a sfidare questa visione convenzionale.

Papa Ratzinger

10 feb 2013

Bere come se non ci fosse un domani

La specie umana ama bere (il prodotto fermentato di quasi ogni cosa possa essere resa alcolica). Nonostante la tossicità di questa sostanza, la ingeriamo in tutto il mondo. Per comprendere il nostro amore per l'alcol non è sufficiente dire che ci fa sentire meglio: è necessaria una spiegazione evoluzionistica.

La storia dell'alcol è quella di una relazione intima tra gli uomini e i lieviti: un affair iniziato milioni di anni fa e ancora in corso, in cui il ruolo da protagonista è rivestito da questo arcaico gruppo di funghi, che noi abbiamo in parte "addomesticato" a scopi alimentari. Una simbiosi, insomma, (quasi) perfetta.

Birra

7 feb 2013

Il nostro antenato mangiava gli insetti

Quando si spiega l'evoluzione a chi non la capisce o la rifiuta, si tende a rappresentarla come un percorso lineare lungo il quale - per prendere il caso dell'uomo - una scimmia si solleva sempre più sulle zampe posteriori, perdendo progressivamente il pelo e afferrando oggetti sempre più complessi.

Può sembrare una dichiarazione shock, ma non è affatto così.
Nessun animale si è mai evoluto in un altro animale, sparendo dalla faccia della Terra. Piuttosto, nel corso di milioni di anni, all'interno dei generi si sono sviluppate alcune varianti di una stessa specie, che si sono adattate in maniera diversa all'ambiente, alcune sopravvivendo altre estinguendosi.
Ecco perché non c'è da stupirsi se, come avvenuto recentemente, un team di scienziati guidato da Maureen O'Leary della Stony Brook University di New York e da Jonathan Bloch del Florida Museum of Natural History individua il progenitore di tutti i mammiferi placentati (la sottoclasse di cui fa parte anche l'essere umano) in un piccolo insettivoro simile a Ukhaatherium nessovi.

Progenitore mammiferi
Fonte: www.sciencemag.org

4 feb 2013

Discovering Riccardo III

«Io mi sono ingannato fino ad oggi sopra la mia figura». Sono le parole di Riccardo III, perlomeno di quello protagonista dell'omonimo dramma di William Shakespeare (il cui titolo completo è in realtà The Life and Death of King Richard III). E anche noi potremmo pronunciarle, oggi. Per due motivi:

1) Sembra che l'ultimo re d'Inghilterra del casato York (1452-1485) non sia stato una figura così negativa come è stata dipinta dalla letteratura. Durante il regno del fratello Edoardo IV, dimostrò la propria fedeltà al re mettendosi in mostra come comandante militare.
Benché sia tradizionalmente associato - soprattutto a causa del Bardo - alla corruzione e alla sete di potere, le fonti storiche ci trasmettono un personaggio ben più equilibrato: uomo giusto, fece donazioni alla Chiesa e sostenne le Università (si legga, ad esempio, il Richard III di Charles Derek Ross).