18 mag 2013

Tale cane, tale padrone

Non facciamo riferimento alla recente norma di un comune bergamasco secondo la quale "È fatto divieto assoluto di consentire la libera circolazione dei cani, senza la presenza di un conduttore di una corporatura e un peso proporzionato alla mole dell'animale".
Bensì a uno studio di alcuni ricercatori della University of Chicago che dimostra come il legame tra cani e uomini sia antico e duraturo, in quanto iscritto nel DNA.

Fonte: http://menandtheirdogs.tumblr.com/

Guidati probabilmente dall'ambiente condiviso, diversi gruppi di geni - inclusi quelli relativi alla dieta e alla digestione, ai processi neurologici e alle malattie - si sono evoluti parallelamente per migliaia di anni. Nello studio pubblicato su Nature si legge: "Poiché l'addomesticamento è spesso associato a gravi malattie che colpiscono la densità della popolazione e a condizioni di sovraffollamento, tali ambienti 'sfavorevoli' potrebbero aver costituito la pressione selettiva che ha guidato lo sviluppo di entrambe le specie".

Un esempio? Vivere in un ambiente affollato insieme agli umani potrebbe aver conferito un vantaggio ai cani meno aggressivi, portando a esemplari più remissivi e infine ad animali domestici dagli occhi dolci e affettuosi. Gli autori dello studio sostengono che l'addomesticamento sia avvenuto 32 mila anni fa, ossia molto prima di quanto stimato finora (15-16 mila anni fa), nell'Asia sud-orientale, piuttosto che nel Medio Oriente come sostenuto da altri.

La storia di questo processo è solitamente rappresentata in due passaggi: il primo che ha condotto dai lupi al cani, il secondo dai cani alle varie razze ("How to build a dog" su National Geographic). Il cane selvatico cinese, uno dei dieci il cui genoma è stato studiato dalla ricerca, potrebbe essere un ponte evoluzionistico tra lupi e cani di razza, a causa della sua grande diversità genetica se paragonata con quella di altri cani: potrebbe trattarsi di una sorta di "anello mancante" nella famiglia dei Canidi.

Fonte: infographicsmania.com
Quando Weiwei Zhai, genetista alla Chinese Academy of Sciences di Pechino e i suoi colleghi hanno confrontato le sequenze genomiche dei cani con quelle umane, si sono accorti che quelle relative al trasporto dei neuro-trasmettitori come la serotonina, al metabolismo del colesterolo e al cancro sono state selezionate sia nei primi che nei secondi.
Ma non basta: le due specie condividono anche geni che hanno a che fare con la dieta e con altre tipologie di disturbi come obesità, disturbi ossessivo-compulsivi e epilessia. Un vero e proprio caso evoluzione convergente.

Senza ulteriori confronti tra l'uomo e gli altri animali domestici, non sarà possibile capire se tali meccanismi evolutivi paralleli siano stati appannaggio esclusivo di queste due specie. Tuttavia, lo studio è prezioso in quanto aggiunge un nuovo capitolo alla storia dell'addomesticamento canino.
Una storia ben lontana dall'essere conclusa.

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