Potrebbe sembrare una provocazione da «purché se ne parli», ma - conoscendo la testata di pubblicazione - quella riportata in un articolo apparso il 7 marzo sulla prima pagina de Il Foglio è una vera dichiarazione di arretratezza culturale.
Il pezzo si riferisce evidentemente all'incendio che il lunedì sera precedente aveva rovinosamente colpito la Città della Scienza nel quartiere Bagnoli di Napoli, distruggendola quasi completamente.
Sin dal titolo, l'autore sostiene che sarebbe stato meglio se questo vero e proprio cuore pulsante della cultura, scientifica e non solo, dell'intero Mezzogiorno fosse stata divorata dalle fiamme tempo fa. Ecco perché:
1) La Città della Scienza si dichiarava eccellenza ma era una poveracciata che non pagava gli stipendi, che non pagava i fornitori, che non pagava nessuno nella migliore tradizione partenopea e parte italiana.
Chissà se il direttore Giuliano Ferrara sarebbe in grado di pagare gli stupendi ai giornalisti del suo quotidiano senza gli oltre 3 milioni e 745 mila euro ricevuti ogni anno come finanziamento pubblico?
2) Alla Città della Scienza di gran scienza non se ne faceva, si faceva più che altro divulgazione scientifica, un’altra cosa.
Come si può sostenere in buona fede che il "fare" scienza sia più utile del divulgarla, in una città che di educazione ha molto bisogno, e per di più in un Paese che non ha mai fatto propria la cultura scientifica?
3) Il darwinismo è una forma di nichilismo e secondo il filosofo Fabrice Hadjadj dire a un ragazzo che discende dai primati significa approfittare della sua natura fiduciosa per gettarlo nella disperazione e indurlo a comportarsi da scimmia.
Un presunto scrittore del XXI secolo, che interpreta la frase "l'uomo discende dalla scimmia" in maniera letterale, dimostrando quindi di non conoscere minimamente la teoria dell'evoluzione, ha l'autorità adatta per scrivere di scienza?
In attesa che la magistratura faccia il proprio lavoro, ci sono modi migliori per aiutare la cultura scientifica in Italia.
Per ricostruire Città della Scienza cc intestato a Fondazione Idis Città della Scienza - IBAN IT41X0101003497100000003256 #ricostruirecds
— Città della Scienza (@cittascienza) 05 marzo 2013
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